Teramo - La Cabina di coordinamento integrata Sisma 2016 ha approvato, nella giornata di ieri, la graduatoria per la creazione di Comunità energetiche rinnovabili. L’Ater Teramo, in qualità di ente capofila, è uno dei 25 CER assegnatarie del contributo, secondo quanto previsto dal bando, coinvolgendo complessivamente quasi 60 comuni.
La cultura della sostenibilità ambientale, fa un salto in avanti con le Comunità energetiche, a partire proprio da quelle che nasceranno nel Centro Italia.
Il progetto finanziato è per un importo pari a 3.660.000 Euro, a valere sulla Linea A2.3 e A2.4 del Fondo Nazionale Complementare al PNRR - Next Appennino, dedicata ai programmi di investimento in comunità energetiche rinnovabili (C.E.R.).
Il Progetto, denominato P.E.S. (Progetto Energia Sociale), è stato realizzato da ATER Teramo in qualità di soggetto capofila e ASP 1 Teramo in qualità di partner di programma.
L’intervento ha come obiettivo la realizzazione di una CER (Comunità Energetica Rinnovabile) che verrà costituita nel territorio del comune di Teramo coinvolgendo dieci soggetti distinti, intervenendo sulle seguenti aree:
Sede uffici ATER
8 strutture condominiali di edilizia residenziale pubblica - E.R.P.
• Parco urbano di proprietà ATER Teramo
• Sede ASP 1 Teramo Azienda servizi alla persona.
Il progetto, sotto l'attento coordinamento del Presidente ATER Teramo Dott.ssa . Maria Ceci intraprenderà, un percorso atto alla trasformazione del patrimonio abitativo in un’ottica di sostenibilità ambientale e inclusione sociale, attraverso la creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile.
Una nuova “progettazione sociale” dell’abitare con una maggiore attenzione ai contesti che cambiano, e in particolare, al contenimento dei consumi energetici. Obiettivi, questi, che la Comunità Energetica vuole raggiungere impegnandosi attivamente nella continua ricerca di un confronto pubblico-privato, finalizzato al miglioramento della qualità dei servizi e della vita delle persone. L’ulteriore obiettivo che la costituenda C.E.R. intende perseguire è quello di poter includere, all'interno della comunità energetica, tutti i centotrentasette (137) alloggi di edilizia pubblica residenziale (afferenti gli otto condomini ATER aderenti alla manifestazione d'interesse) al fine di ottimizzare la produzione di energia condivisa.