Teramo - Riprende nell’Ortopedia di Teramo la navigazione pre e intraoperatoria nelle protesi d’anca. Con la fine dello stato di emergenza e l’allentamento della morsa della pandemia l’unità operativa complessa del Mazzini può riprendere gli interventi di protesi personalizzata.
L’Ortopedia, diretta da Alessio Ciuffoletti, da due anni utilizza una tecnica innovativa che prevede l’adattamento della protesi al paziente mediante computer. Il sistema è utilizzato, in Italia, a Teramo e da una struttura universitaria a Roma. Si chiama OPS e richiede uno studio radiologico e Tac del paziente che vengono eseguiti in ospedale secondo protocolli consolidati. Gli esami vengono analizzati dal chirurgo e da un ingegnere biomedico per decidere come posizionare la protesi al momento dell’intervento. Vengono prodotte delle “mascherine” che mimano l’anca del paziente, riproducendone fedelmente l’anatomia, e con esse, durante l’intervento si effettua il posizionamento pianificato in precedenza. È una tecnologia che viene utilizza in casi particolarmente complessi, come in caso di esiti di fratture al collo del femore, del cotile, oppure malformazioni congenite. Le mascherine prodotte consentono, durante l’intervento, il posizionamento di puntatori laser il cui accoppiamento conferma la pianificazione eseguita e il corretto impianto della protesi. L’accuratezza chirurgica oggi si associa a una cura preoperatoria del paziente per minimizzare il rischio di complicanze come infezioni, lussazioni, differenze di lunghezza. Ad oggi sono stati eseguiti circa 15 interventi del genere e i pazienti hanno deambulato in prima giornata postoperatoria.