Alba Adriatica - Denunciato alla Procura della Repubblica di Teramo per il reato di “Pubblicazione o diffusione di notizie false, atte a turbare l’ordine pubblico”. Lo scorso 5 dicembre un uomo di Alba Adriatica aveva pubblicato un post sul profilo Facebook pubblico del Sindaco nel quale, enfatizzando un grave stato di illegalità diffusa e di degrado nelle zone limitrofe alla Stazione ferroviaria di Alba Adriatica, aveva scritto di essere stato vittima di un tentativo di rapina da parte di uno sconosciuto, subito dopo aver prelevato del denaro al bancomat del locale ufficio postale. L’uomo ha anche aggiunto di essersi difeso e di aver avuto una colluttazione con il rapinatore, riuscendo quindi a sventare la rapina. Per avvalorare il suo post aveva pubblicato una sua fotografia nella quale appariva con delle tumefazioni al volto procurategli, a suo dire, dal rapinatore nel corso dell’aggressione.
Un post che era diventato virale, creando clamore tra i cittadini di Alba Adriatica, con numerosi commenti, tutti particolarmente allarmati da tale evento. La notizia è stata anche riportata dalla stampa locale nei giorni successivi. Sebbene l’uomo non avesse sporto nessuna denuncia, i Carabinieri della Stazione di Alba Adriatica si sono subito attivati per far luce su quanto accaduto, mettendosi alla ricerca della vittima. L'uomo però per alcuni giorni è sparito dalla circolazione. Effettuato dai militari anche un sopralluogo in zona al fine di acquisire eventuali testimonianze e/o filmati di interesse dalle numerose telecamere di videosorveglianza pubblica e privata presenti in zona. L’esito delle indagini è stato tuttavia inaspettato: infatti è emerso che l’asserito tentativo di rapina lamentato dall’uomo non si era mai verificato e che lo stesso si era procurato le tumefazioni al volto a causa di un altro evento non riconducibile alla paventata rapina. Al termine di tutti gli accertamenti l’uomo è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica di Teramo per il reato di “Pubblicazione o diffusione di notizie false, atte a turbare l’ordine pubblico”.