Logo Navuss

Quel "brutto pasticciaccio" di Savona non fa trovare pace al povero diavolo

Attualità  | 27 April 2022

E' il simbolo di uno degli eventi più terribili della storia d'Italia. La "Quarto Savona 15”, ciò che resta della Croma blindata nella quale persero la vita, il 23 maggio del 1992, i ragazzi della scorta del Giudice Giovanni Falcone. Quarto Savona 15 era il nome in codice dell'auto, a Teramo quando la squadra mobile aveva sede in via Capuani, dietro la prefettura, le auto di servizio venivano identificate con "Doppia Vela 21". Averla rivista in piazza Martiri ha riaperto una ferita che ancora sanguina. Ha scritto Oriana Fallaci:"Ci sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare". Ma sentire pronunciare "Savona" (non si può paragonare un drammatico pezzo di storia con il pallone è una bestemmia lo so) provoca un lampo di memoria, si torna al maggio del 2015 quando la squadra di Teramo conquistò la serie B sul campo. Poi l'esplosione, l'inchiesta, la condanna. Settembre 2015 dal sito del Corriere dello Sport:" A quasi due settimane dalla sentenza di secondo grado sulla presunta combine relativa alla partita di calcio Savona-Teramo e alla revoca del titolo per la serie B al club biancorosso, la Corte Federale d'Appello ha pubblicato le motivazioni del provvedimento con cui ha condannato il Teramo a un altro anno di Lega Pro con 6 punti di penalizzazione. Settantasette pagine in cui giudici parlano di un complessivo risultato probatorio che, riguardo al Teramo, escluderebbe ogni dubbio sulla responsabilità del presidente e dell'ex direttore sportivo del Teramo, "anche alla luce dell'inesistenza di una verosimile ricostruzione alternativa della vicenda, capace di resistere al semplice esame logico". A incastrare il presidente Luciano Campitelli, per i giudici di secondo grado, sarebbero innanzitutto le "dichiarazioni di Barghigiani", ex consulente del Savona "che, nel corso dell'interrogatorio reso alla Procura Federale in data 17 giugno 2015, ha tra l'altro confermato la presenza del presidente del Teramo ai due incontri tenutosi ad Albisola prima e dopo l'incontro (ndr la partita Savona-Teramo del 2 maggio) nei quali vennero perfezionati i termini dell'illecito". Secondo la Corte le dichiarazioni difensive non avrebbero assolutamente dimostrato l'assenza di Campitelli a quegli incontri. Soprattutto in relazione alla dichiarazione del medico legale sull'ansiolitico somministrato al presidente intorno alle 12, sottolinea la Corte, non si comprende, vista la presunta importanza, come mai sia "emersa soltanto nel secondo grado di giudizio e non sia stata offerta ai giudici di primo grado o, ancor prima, agli inquirenti federali". In ogni caso, anche se non fosse stata provata la sua partecipazione a quei due incontri, rimarrebbe "provata la partecipazione del presidente Campitelli e la messa a disposizione, da parte sua, delle somme necessarie a compensare i vari partecipanti al disegno alterativo". Per i giudici "francamente eloquente appare la denuncia di furto che il presidente Campitelli afferma di aver subito proprio nella notte successiva alla partita de qua e proprio per la somma di 70.000, corrispondente al prezzo della combine. Del resto non può che prendere atto, questa Corte, che sul punto le difese interessate non abbiamo speso una sola parola". Se per la Corte non ci sono dubbi sulla responsabilità di Campitelli, non così per il presidente del Savona, Aldo Delle Piane, per cui i giudici d'appello hanno completamente ribaltato la sentenza di primo grado giudicandolo estraneo all'illecito. A suo carico, infatti, si legge nelle motivazioni, c'erano solo un sms inviato da Barghigiani a Ercole Di Nicola, che deve essere letto nella sua interezza, e dichiarazioni di Ninni Corda alla Procura Federale ritenute dai giudici inattendibili, elementi quindi insufficienti".

Gli atti sono sotto li occhi di tutti. Ma Savona non si dimentica. Perché in ogni caso dal 2015 il povero diavolo non trova pace. Non c'è stata una stagione normale. Sofferenza, delusione, rimpianti, rammarico una città ferita, passaggio di proprietà, ancora delusioni, con tanta gente che non ha ancora somatizzato quel brutto pasticcio nel quale la stessa comunità teramana è stata coinvolta. E così quella "maledizione" Savona continua anche oggi. Sequestro di azioni, arresto, blocco delle azioni,gli amministratori del tribunale frenano chi annuncia la volontà di andare avanti e getta acqua ghiacciata affermando che "Non decide lui” e ancora una "stilettata" che non ammette discussione: "l'acquisizione della partecipazione di controllo della S.S. Teramo Calcio S.r.l. , ove vi sarà, cosa del tutto auspicabile, andrà condotta nelle sedi istituzionali a ciò deputate e con gli Organi del Procedimento sotto la direzione del Giudice Delegato e del Tribunale di Roma – Misure di Prevenzione”. La magistratura quella ordinaria ha riposizionato i confini. E la grande illusione continua ("“Le illusioni sono simili ai fuochi d'artificio: illuminano il nostro cielo con un'esplosione di colori per poi dissolversi e lasciarci nel buio.”) Comunque sia il calvario iniziato a Savona registra l'ennesima puntata. Dal quel brutto pasticciaccio il diavolo non è più riuscito a trovare pace. Che peccato che non si possa riavvolgere il nastro.

Il cronista matusa

Galleria
Condividi:
Banner Influenza 300x300.jpg
UniTe 300x300.jpg
Steel.jpg
ULTIMO MENSILE
Banner Influenza 300x300.jpg
UniTe 300x300.jpg
Steel.jpg
CCD con dati per Navuss.jpg
Antiq.Acquisto.jpg
WhatsApp Image 2024-01-11 at 12.12.17.jpeg
WEB 300pixel parafarmacia villamosca.jpg
bim 300x300.jpg
Navuss è un progetto di comunicazione integrata che prevede la pubblicazione mensile di un periodico, un sito web di informazione quotidiana per poi inserirsi nel panorama televisivo ed editoriale senza tralasciare l'organizzazione di eventi culturali e formativi.
PUBBLICITÀ
CCD_Banner 300.jpg
Direttore responsabile: Serena Suriani | Registrato presso il Tribunale di Teramo con iscrizione n°711 | Contatti redazione: redazione@navuss.it - Tel. 347 1579967 | Contatti commerciale: commerciale@navuss.it - Tel. 320 3553940 | PEC: navuss@pec.it
Copyright © 2024 NAVUSS APS ETS. Tutti i diritti riservati - P.IVA e C.F: 02113590679 - Domicilio fiscale: TERAMO, VIA AEROPORTO 14/A
Condizioni e termini di utilizzo - Privacy - Cookie Policy - Dati societari - Note legali