Roma - I primi 7 anni della ricostruzione non sono stati tutti uguali, nel corso dei primi 4 ci sono state infatti difficoltà anche di natura ideologica, di rifiuto del “Modello L’Aquila”, poi invece sono arrivati altri commissari che hanno fatto marciare le cose, c’è stata un’accelerazione sulla ricostruzione che si è notata in questa ultima stagione e con il commissario Castelli e il governo Meloni abbiamo risolto problemi che erano anni sui quali trovavamo un muro di gomma o forti difficoltà per mettere a terra alcune decisioni””. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso della presentazione del Rapporto sulla ricostruzione post sisma 2016 del Centro Italia, aggiornato ai primi quattro mesi del 2023, svoltasi questa mattina a Roma,presso la Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi, alla presenza del Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, del sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, e dei Presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche e Lazio. “Noi come governatori non ci siano risparmiati – ha continuato Marsilio- abbiano proposto soluzioni, anche modifiche alle leggi. Ma c’è stato anche un cambio di passo tra il precedente Parlamento e quello attuale, tra il governo precedente e quello attuale. Significativo il fatto che alla ricostruzione sia stato dedicato un decreto legge e non 2-3 articoli in un decreto omnibus”. Nel corso della presentazione del Rapporto, è stata sottolineata inoltre l’importanza delle due novità strutturali che sono maturate in questo primo semestre: la conversione in legge del Dl Ricostruzione, con misure particolarmente importanti di snellimento e di accelerazione che hanno posto le premesse per lo sblocco potenziale di molteplici procedure; e la pubblicazione delle prime graduatorie per l’assegnazione dei bandi destinati alle imprese, promossi con il programma Next Appennino che, solo nella prima tranche di finanziamenti, ha permesso l’assegnazione di 277 milioni di euro per sostenere 1.280 progetti del tessuto imprenditoriale nei territori colpiti dal sisma in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, generando 434 milioni di investimenti. Il programma Next Appennino ha visto inoltre la positiva finalizzazione delle risorse per la macro-misura A, circa 800 milioni assegnati su un totale di 1,08 miliardi per i soggetti pubblici.