Teramo - Nella mattinata del 15 ottobre 2022 una delegazione della Federazione Provinciale di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea si è recata in località Ceppo di Rocca Santa Maria (TE) per partecipare alle Celebrazioni del 79° anniversario della Battaglia partigiana di Bosco Martese, il primo scontro in campo aperto della Resistenza Italiana contro i nazi-fascisti. I militanti di Rifondazione con il Segretario provinciale Mirko De Berardinis hanno così partecipato alla manifestazione organizzata dal Comitato provinciale di Teramo dell’ANPI, per ricordare la vittoriosa “Battaglia di Bosco Martese” avvenuta il 25 settembre 1943, all’indomani dell’armistizio, in cui oltre 1500 partigiani teramani concentrati presso “il Ceppo”, sui Monti della Laga, riuscirono a sconfiggere e mettere in fuga le possenti forze nazi-fasciste infliggendo numerose perdite tra le file nemiche.
La cerimonia sì è aperta in località Ara Martese di Rocca Santa Maria con l’omaggio al Monumento dedicato ai cinque Caduti partigiani catturati al Mulino De Iacobis di Torricella Sicura e poi fucilati dai nazi-fascisti in quel luogo: Guido Belloni, Luigi De Iacobis, Mario Lanciaprima, Gabriele Melozzi e Guido Palucci. Successivamente si è svolto il corteo, partito dal Piazzale del Ceppo per raggiungere il Monumento dedicato ai Partigiani di Bosco Martese, dove si sono tenuti gli interventi degli oratori alla presenza delle autorità civili e militari, di alcune scolaresche ed associazioni, dei dirigenti ed iscritti della CGIL di Teramo e dei rappresentanti dell’ANPI, Sezioni di Montorio al Vomano, Teramo, Giulianova e del Comitato Provinciale di Teramo e quello di Ascoli Piceno, con i propri gonfaloni.
Rifondazione Comunista ha partecipato alle Celebrazioni per rendere omaggio ai partigiani di Bosco Martese, ai caduti e agli eroi combattenti della resistenza antifascista e della lotta di liberazione nel Teramano. Ci uniamo alle giuste critiche espresse dai Dirigenti dell’ANPI nei confronti dell’Amministrazione Provinciale di Teramo per l’ennesima assenza alle Celebrazioni. Riteniamo inaccettabile e vergognoso che i rappresentanti istituzionali della Provincia di Teramo continuino, anno dopo anno, a disertare questa cerimonia. Ricordiamo al Presidente Di Bonaventura e agli altri “Consiglieri referenti” che la nostra Provincia di Teramo è stata insignita con la “Medaglia d’Oro della Resistenza”. È grave che nessun organo istituzionale dell’Ente sia intervenuto nonostante la presenza del gonfalone della Provincia, accompagnato dal personale della Polizia Provinciale. Chiediamo quindi che a partire dalle prossime cerimonie i rappresentanti della Provincia vogliano partecipare degnamente alla manifestazione: tengano bene a mente che gli organi democratici in cui esercitano le loro funzioni, venendo anche remunerati dalla collettività, derivano dalla riconquista della democrazia e della libertà dopo la ventennale dittatura fascista, ottenuta grazie al sangue dei nostri partigiani. Insieme con i famigliari degli eroi di Bosco Martese e delle vittime della resistenza teramana vigileremo in merito e agiremo collettivamente in caso di future assenze, affinché venga garantito il rispetto dei compiti istituzionali da parte degli organi dello Stato.
Al contempo Rifondazione Comunista protesta vivamente, sempre nei confronti della Provincia di Teramo, per il degrado in cui versa ormai da anni il Monumento ai Partigiani di Bosco Martese. Il sito si presenta assai ammalorato con l’intonaco di rivestimento completamente rotto e mancante in diverse parti e con la lapide marmorea che rischia di staccarsi, a causa delle vistose crepe e delle lesioni presenti sul Monumento. Abbiamo appreso che l’ANPI Provinciale è in attesa dal mese di settembre 2021 di un appuntamento, più volte disdetto, con il Presidente della Provincia, per discutere del restauro del Monumento e dare una soluzione al problema. Rifondazione Comunista esorta dunque l’Amministrazione Provinciale a convocare subito l’ANPI ed attivarsi celermente, con il massimo impegno, per l’avvio dei lavori di manutenzione e ristrutturazione del Monumento, anche attraverso il coinvolgimento economico e progettuale della Regione Abruzzo, delle Amministrazioni Comunali, del B.I.M. e di altri enti pubblici e privati che vogliano contribuire quanto prima a questa fondamentale opera di restauro, per ridare il giusto decoro e il rispetto dovuto al luogo simbolo della Resistenza e della Lotta di Liberazione del teramano.