Teramo - Nella mattinata di lunedì 25 aprile 2022, una delegazione della Federazione di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea, con il Segretario provinciale Mirko De Berardinis, ha partecipato alle Celebrazioni del 25 APRILE - Festa nazionale, 77° anniversario della Liberazione d’Italia dal nazifascismo, che si sono tenute a Teramo. La manifestazione organizzata dal Comitato Provinciale di Teramo dell’ANPI (Associazione nazionale Partigiani d’Italia) insieme al Comune e alla Provincia di Teramo (Medaglia d’Oro della Resistenza) è iniziata con la deposizione di una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti della Resistenza Partigiana in Largo Madonna delle Grazie. Da lì è partito il corteo che ha attraversato le vie del centro storico della città per raggiungere Viale Mazzini dove si sono tenuti gli interventi istituzionali alla presenza delle scolaresche. A seguire presso la Villa Comunale “Stefano Bandini” sono stati commemorati i Teramani Mario Capuani, Alberto Pepe e i due comunisti Berardo D’Antonio e Romolo Di Giovannantonio, irriducibili oppositori del regime mussoliniano, morti di stenti nelle carceri fasciste. La Federazione provinciale di Teramo del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea rende omaggio, al fianco dell’ANPI, alle partigiane e ai partigiani, agli eroi della Battaglia di Bosco Martese, a tutti i combattenti e i Caduti della resistenza antifascista e della lotta di liberazione nel Teramano.
Dopo due anni di pandemia il 25 aprile di quest’anno cade sotto l’incubo di una guerra che coinvolge l’Europa e il nostro Paese. Condanniamo l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin che ha già causato milioni di profughi e migliaia di vittime. Diciamo no all’espansionismo della Nato e alla volontà degli USA di alimentare una guerra per procura contro la Russia sulla pelle del popolo ucraino. Condanniamo la scelta del governo italiano di inviare armi e di aumentare enormemente le spese militari, mentre si tagliano ulteriormente i fondi per la sanità e la scuola, le fasce più deboli, il lavoro, i servizi pubblici. Siamo scesi in piazza, con l'ANPI e tutte le organizzazioni antifasciste e pacifiste, per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza e il ripudio della guerra sancito dall’articolo 11, per ribadire che non è con la guerra che si costruiscono la democrazia e la Pace tra i popoli. Siamo solidali con l’ANPI e il suo Presidente nazionale Pagliarulo, sotto attacco da giorni da parte della grande informazione padronale e dei “partiti con l’elmetto” per aver tenuto una posizione pacifista e contro il riarmo, coerente con la storia e i principi della nostra Resistenza antifascista! Siamo e saremo sempre al loro fianco contro vecchi e nuovi nemici, guerrafondai e revisionisti, con l’antifascismo nel cuore.
Chiediamo l’immediato “cessate il fuoco”, l’apertura di serie trattative, mediate da chi non ha interessi nel conflitto, il ritiro delle truppe russe e l’avvio di un processo di pace. Chiediamo che il governo e il parlamento la smettano si tradire la Costituzione e che l’Italia assuma un ruolo di mediazione. La Liberazione, nel ventunesimo secolo, si deve tradurre nell’impegno per il disarmo nucleare e convenzionale, nel contrasto radicale a tutti i fascismi, nazionalismi e imperialismi, nello scioglimento di blocchi militari come la Nato che alimentano i conflitti, nel multilateralismo e nel rilancio del ruolo delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. Ci schieriamo dalla parte dei popoli e contro la guerra. Putin e la Nato sono entrambi avversari della pace e del disarmo. La Resistenza di tanti giovani, uomini e donne, al nazifascismo, ci ha lasciato in eredità una Costituzione pacifista. Mentre rischiamo che la follia degli oligarchi dell’est e dell’ovest scateni la terza guerra mondiale, rilanciamo il motto della nostra compagna partigiana Lidia Menapace: fuori la guerra dalla storia! Viva il 25 aprile!