La Riserva Borsacchio di fatto distrutta in 17 secondi in una notte poco prima di capodanno. Diventa un caso Europeo e parte la prima petizione fisica a Roseto degli Abruzzi.
Cosa è successo ormai è di dominio pubblico. Venti anni di lotta della popolazione per salvare gli ultimi tratti di costa da progetti di cementificazione che dagli anni 80 ai primi anni 2000 hanno portato a far nascere una riserva meravigliosa per tutelare il paesaggio la natura e creare un'economia sostenibile e fruttuosa per agricoltori ed aprire a finanziamenti per le piccole famiglie di agricoltori che avevano immobili abbandonati dagli anni 70 e senza capacità economica di ristrutturarli e realizzare piccole strutture sostenibili turistiche. Il modello Toscana ad esser semplici.
Purtroppo molti terreni sono stati acquisiti da grandi imprenditori e molti eredi dei terreni non legati al territorio e spesso residenti in altre regioni non hanno voglia e interesse di portare avanti le tradizioni contadine e mantenere integri i luoghi e , come già fatto per la famosa casa verde sul mare in riserva nel 2009, hanno l'unica ambizione presunta di vendere a grossi gruppi edili.
Ora chiamiamo la cittadinanza a dire la sua. Abbiamo scelto di lanciare una petizione non on line, almeno non nel primo momento.
Facile e di sicuro impatto visto che il caso tornerà in consiglio regionale , al parlamento italiano ed anche, notizia di ieri, sarà sollevata nel parlamento Europeo. Un caso ormai che va oltre i confini di una città, Regione o Nazione.
Abbiamo invitato tutti e tutte a venire a Roseto degli Abruzzi il 6 e 7 Gennaio 2024 dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30 in Piazza della Libertà (Stazione) per venire a mettere una firma e palesare la volontà reale dal vivo.
Saranno 12 ore di impegno lanciate dalla rete di associazioni e cittadini in cui abbiamo un obbiettivo ambiziose. Punteremo a raccogliere 1000 firme in questo breve tempo.
Ormai sui social ogni giorno sono migliaia i messaggi da Roseto e da ogni parte d'Italia. La popolazione ha ormai capito cosa c'è dietro e come gli ultimi, piccoli agricoltori le famiglie povere del territorio vengono messe all'angolo da scelte che avvantaggiano pochi e benestanti imprenditori.
Lotteremo e chiamiamo i cittadini e rispondere al nostro appello
Marco Borgatti