Roseto degli Abuzzi - “Questa amministrazione non ha investito come avrebbe dovuto per ridare, a un corpo di polizia locale che ha trovato in condizioni pessime, la dignità che merita. Mi vergogno di comandare un corpo di polizia locale che non c’è. Quando sono arrivato nel dicembre 2022 c’erano sette agenti. ora abbiamo nove unità di personale, più l'ufficiale e il sottoscritto, a fronte delle 34 previste». Difficoltà anche per quanto riguarda i mezzi in dotazione e le scarse apparecchiature”. Sono le parole del comandante della Polizia municipale di Roseto che hanno scatenato le reazioni dell’opposizione del comune rivierasco.
LE REAZIONI:
Azione Politica, Identità Culturale Rosetana ed il consigliere comunale Giuseppe Bellachioma, esprimono enorme preoccupazione sullo stato della Polizia Locale di Roseto degli Abruzzi che, oggi, hanno purtroppo trovato conferma nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Comandante Ernesto Grippo.
Quello che era già sotto gli occhi di tutti i cittadini rosetani e dei (pochi ad onor del vero) turisti presenti, ossia la grave situazione di organico e di mezzi in cui si trova la polizia locale, è stata come detto, certificata dalle sorprendenti affermazioni del Comandante.
Sorprendono perché quest’ultimo, fortemente voluto dall’attuale amministrazione, oltre ad attaccare chi ha preceduto il Sindaco Nugnes rivolge al medesimo la critica più feroce.
Affermare, come ha fatto, che “non c’è nessuna intenzione di crescita e sviluppo del comando” e farlo pubblicamente significa che, probabilmente, le richieste rivolte fino ad oggi in maniera riservata non hanno trovato accoglimento. Tra l’altro l’attacco a questa amministrazione è ancora più forte quando cerca di riversare le responsabilità sul passato, dimenticandosi che, la golden share dell’attuale, l’ha in mano il consigliere Enio Pavone.
Rammarica dover constatare come l’unico aspetto positivo evidenziato nell’intervista siano i numeri dell’attività sanzionatoria, i cui ricavi tra l’altro dovrebbero finire proprio nei capitoli utili anche alla Polizia Locale.
In questa confusionaria situazione, emerge, quindi, con forte chiarezza come la svolta propagandata in campagna elettorale – anche in questo settore – sia totalmente mancata.
Occorre un cambio di passo che, per forza di cose, deve coincidere con una apposizione di risorse ed uomini che ad oggi non c’è stato e che non può prescindere da scelte fatte a monte, anche e soprattutto in fase di bilancio preventivo, attraverso le quali destinare somme ad un settore fondamentale per la civile convivenza di una città come Roseto degli Abruzzi.
All’affondo anche i consiglieri Teresa Ginoble e Nicola Petrini:
"Roseto offesa persino dal comandante della Polizia Municipale" con questa considerazione i consiglieri Teresa Ginoble e Nicola Petrini commentano in prima battuta la dichiarazione del comandante Grippo apparsa oggi sui quotidiani.
"Era il dicembre 2022 quando, con la solita pomposità tipica della comunicazione ufficiale di questa maggioranza, il sindaco Nugnes annunciava la SVOLTA sul tema della sicurezza dando il benvenuto ad Ernesto Grippo, posto alla guida del comando di Polizia locale. Con le sue parole il primo cittadino diede uno schiaffo morale a tutti, annunciando l’aumento del livello di controlli sul territorio e la vicinanza alle esigenze della cittadinanza. Oggi però è proprio Nugnes a ricevere un sonoro schiaffo in faccia da Grippo, il quale, senza mezzi termini, punta il dito contro le scelte amministrative" aggiungono i due consiglieri.
"Eppure, questo Comandante è stato fortemente voluto dall’amministrazione Azionista ed è proprio ai suoi sostenitori che adesso il capo della polizia municipale volta le spalle, con accuse pesanti che oltrepassano la sfera lavorativa ed entrano a gamba tesa in quella politica. Una luna di miele giunta al termine? Sembrerebbe proprio di si, senza contare che comunque, dal suo arrivo in città, il comandante non è stato mai visto in giro per il territorio con indosso la divisa" precisano Ginoble e Petrini.
"Grippo conosceva bene le condizioni in cui si trovava il comando al momento del suo arrivo, eppure non si è tirato indietro e ha assecondato la volontà di questa amministrazione. Ora le sue lamentele stridono con la decisione assunta e ci portano a pensare che forse stia già pensando a ricollocarsi altrove. Registriamo un ennesimo fallimento dell’amministrazione Nugnes. Se non si fossero assunti il comandante e il suo vice sarebbe stato possibile assumere al loro posto vigili a tempo indeterminato, magari proprio di Roseto" proseguono i due consiglieri di minoranza.
"Noi siamo seriamente preoccupati per il futuro di questa città. In due anni e mezzo di guida Nugnes il declino avanza su tutti i fronti ed è inutile che la maggioranza continui ad incensarsi con tagli di nastro, fasce addosso e calici in alto: Roseto ha bisogno, ora più che mai, di serietà, di competenze, di visione, di lungimiranza e soprattutto di amore nei suoi confronti. E tutti questi valori non appartengono di certo né al sindaco Nugnes né alla sua compagine politica" concludono Ginoble e Petrini.