Teramo - Il candidato consigliere comunale a Teramo di Fratelli d'Italia, Rudy Di Stefano ringrazia gli elettori e bacchetta il centro destra teramano. Queste le sue parole:
Preliminarmente, mi corre l’obbligo ringraziare gli amici che si sono messi a disposizione sostenendo una candidatura - la mia – nata per servizio al partito (Fratelli d’Italia) al quale di recente ho aderito, con l’obbiettivo di riprendere, con umiltà e sacrificio, un comune percorso interrotto diversi anni fa. Considerato il mio lungo esilio dalla vita politica e, per vicissitudini personali anche dalla vita sociale, considero il risultato di queste elezioni una “resurrezione”, tanto politica quanto personale. Il risultato ottenuto e l’affetto degli amici mi stupisce e mi stimola a continuare ed intensificare, con maggior convinzione, il percorso di ricostruzione appena iniziato.
Approfitto per fare a Luca Corona e Raimondo Micheli, eletti nelle fila di Fratelli d ‘Italia, i migliori auguri di buon lavoro. Conosco il loro valore e sono certo che rappresenteranno al meglio sia il partito sia i cittadini teramani.
Detto ciò, vengo all’oggetto del comunicato, stimolato dalle dichiarazioni del candidato Sindaco Carlo Antonetti, al quale va il merito di aver affrontato la campagna elettorale con convinzione, cercando di accendere un entusiasmo che non c’era. A lui di certo non può essere imputata nessuna responsabilità. Carlo non si è risparmiato. Ha dato tutto, mettendo cuore ed anima in una sfida che gli addetti ai lavori giudicavano persa in partenza. Sono felice di apprendere che siederà tra i banchi del consiglio.
Tuttavia le motivazioni della pesante sconfitta non vanno cercate in quest’ultimo mese, nell’atteggiamento più o meno leale di qualche candidato e/o dirigente di partito, o nella solitaria e personale partita che Futuro In gioca, ha giocato e giocherà. Appare del tutto evidente come la lista che fa riferimento a Paolo Gatti, in maniera del tutto legittima, trae la sua forza dalle debolezze e frizioni all’interno della coalizione di centrodestra. In fondo fu lo stesso Paolo Gatti, in una recente intervista, a definire il centrodestra teramano “finito”, con il chiaro intendo (ed aggiungo ben riuscito) di candidare la propria lista come unica valida alternativa al centrosinistra.
Le cause della sconfitta vengono da lontano e sono note a tutti.
Il centrodestra teramano ha da tempo abdicato ogni decisione, ogni scelta, ogni azione politica da intraprendere a favore di esponenti politici che poco hanno a che fare con la nostra Città. Tutt’altro, più a Teramo i partiti sono deboli più si fortificano nelle altre Province.
Se questa classe dirigente, in un momento ove il centrodestra vola ovunque, perde (malamente) per la seconda volta le elezioni comunali, perde le elezioni provinciali, non ha prodotto né un parlamentare locale né un rappresentante regionale del territorio, qualche responsabilità dovrà pure averla ed assumerla.
Tuttavia il tempo delle polemiche e delle analisi politiche inconcludenti è finito.
Ora bisogna passare ai fatti: rifondare la classe dirigente teramana e ricostruire le basi della coalizione. Avere e portare avanti una propria linea politica e sostenerla con convinzione. Si aperta a chi vuol condividerla ma non barattabile.
I partiti a Teramo devono tornare a proporre e sostenere le proprie idee e, soprattutto, a valorizzare i propri uomini con forza e coraggio.
Fratelli d’Italia può e deve assumersi – in quanto partito di maggioranza relativa al Governo, partito espressione del Governatore Regionale e primo partito del centrodestra nelle ultime elezioni comunali - l’onere di avviare il processo di rigenerazione, con un modus operanti che sia opposto a quello utilizzato finora.
Non ci si può limitare a vivere di rendita affidandosi solo “al vento nazionale”. I partiti devono tornare a lavorare e crescere dal basso, aprendo le porte dei propri direttivi e comitati (sia in termini qualitativi che quantitativi). E non solo nei periodi elettorali. Radicarsi sui territori promuovendo la nascita di circoli territoriali/di quartiere dove le donne e gli uomini del partito possono lavorare in sinergia con i cittadini.
A breve ci saranno le elezioni regionali e questo può essere già un primo banco di prova per testare il lavoro che fin da subito bisogna mettere in campo per creare una valida alternativa a chi oggi, senza brillare e senza produrre nulla di buono, continua ad amministrare la Città.
A tal proposito – concludo – mi auguro che non si ripetano gli errori commessi in passato, dove nessun partito di centrodestra riuscì ad eleggere un consigliere regionale rappresentante del Comune Capoluogo.
Io e Mara Di Domenicantonio, che mi ha accompagnato in questo “ritorno” in politica, saremo con forza e lealtà al fianco del partito, cercando di portare il nostro contributo di idee al fine di raggiungere gli obiettivi suddetti, ed insieme ai cittadini, seppur fuori dal consiglio Comunale, cercheremo di portare avanti, attraverso i nostri autorevoli rappresentanti, le istanze che ci sono pervenute, e che ci perverranno.
Rudy Di Stefano
(componente del Circolo teramano di Fratelli d’Italia)