Giulianova - Si è costituito ieri sera l’uomo che nella notte tra giovedì e venerdì scorso ha investito e ucciso, alla guida di una Jaguar, l’imprenditore giuliese Giuseppe Montini. Ha probabilmente avuto il tempo di ragionare con il suo avvocato e farsi consigliare bene, sfruttando le 72 ore che la legge gli concede in questi casi per costituirsi evitando le manette.
Il 38enne rom di Alba Adriatica guidava la Jaguar noleggiata a Pescara, si è presentato dai carabinieri sapendo che gli investigatori avevano già tutto in mano: l’auto investitrice, le immagini delle telecamere ma soprattutto il suo nome e il suo cognome. Adesso sta al pubblico ministero, Silvia Scamurra, decidere se richiedere o meno al Gip un’ordinanza di custodia cautelare per il giovane vista la dinamica dell’incidente.
La tragedia, lo ricordiamo, è avvenuta intorno all’una nella notte tra giovedì e venerdì, all’altezza del bar “Giro di Boa” dove l’uomo era andato a prendere un caffè con gli amici. Secondo le testimonianze, il 60enne è andato a fumare un sigaro e mentre stava attraversando la strada è arrivato il Suv che lo ha travolto. Il conducente dell’auto ha proseguito la folle corsa sul lungomare di Giulianova senza fermarsi a prestare soccorso, imboccando contromano Via Venezia rischiando di investire un altro uomo. L’impatto è stato fatale per l’imprenditore, che è stato sbalzato a diverse decine di metri ed è morto sul colpo. Ieri, intanto, si sono svolti alle 17, nella chiesa di San Flaviano, a Giulianova i funerali della vittima.