Teramo - Questa mattina presso la Villa Comunale di Teramo a lui dedicata, si è tenuta la commemorazione di Stefano Bandini, il pilota teramano della Protezione Civile, Medaglia d’oro al Valore Civile.
L’associazione culturale Teramo Nostra, come ogni anno, tiene vivo il ricordo di Bandini, che a soli 38 anni, alla guida di un Canadair della Protezione Civile, perse la vita insieme al collega Claudio Rosseti durante le operazioni di spegnimento di un incendio in Toscana. Era il 18 marzo 2005 e Stefano Bandini e il suo collega riuscirono a dirigere l’aereo, che stava perdendo quota, oltre il centro abitato, sacrificando così la loro vita per salvarne altre. I due operatori della Protezione Civile erano impegnati su un incendio divampato sul Monte Ripa nel comune di Seravezza e dopo aver urtato con l’aereo i cavi dell’alta tensione, che non erano stati segnalati loro, riuscirono a evitare che il proprio aeromobile Canadair in fiamme precipitasse sul centro abitato di Vittoria Apuana nel comune di Forte dei Marmi, evitando l’ospedale San Camillo.
Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, il fratello Andrea, accompagnato dalla moglie, il papà Livio Bandini, il suocere di Stefano, Pasquale Chimisso, la Vice Sindaco del Comune di Teramo Stefania Di Padova, l’assessore Valdo Di Bonaventura e i rappresentanti di Teramo Nostra, guidati dal Presidente Piero Chiarini e dal direttore artistico Sandro Melarangelo.
Piero Chiarini nel ricordare la figura di Stefano e l’episodio che costò la vita a lui e al suo collega Rosseti, ha ribadito l’importanza dell’appuntamento annuale di commemorazione: “Rendere onore a chi ha dato la vita per gli altri è un dovere”.