Studenti teramani alla scoperta della lirica e del suo fascino grazie alla rassegna “Invito all’opera”
Teramo – Studenti teramani alla scoperta dell’Opera Lirica, del suo fascino e dalla Cultura con la “C” maiuscola che ha fatto grande il canto e il teatro italiano nel mondo.
È un calendario affascinante e ricco di suggestione quello organizzato dall’Associazione “Castellarte” per la sesta edizione della rassegna “Invito all’Opera – for young generation”, il progetto più caro all’Associazione perché interamente dedicato ai più giovani e che ha come obiettivo il far conoscere anche alle nuove generazioni la tradizione del melodramma italiano, ultimamente un po’ dimenticata.
Al centro di questa edizione ci sarà “Gianni Schicchi”, Melodramma in un atto di Giacomo Puccini (libretto Gioacchino Forzano) basato su un episodio del Canto XXX dell'Inferno di Dante e che ha già fatto registrare un grande successo negli appuntamenti organizzati nel corso dell’estate passata. A dirigere la musica e gli interpreti sarà il Maestro e Direttore Massimiliano Caporale.
Il primo appuntamento degli spettacoli itineranti, che andranno a toccare tre centri delle nostra provincia e le relative scuole, è fissato per domani, 10 marzo, presso la Sala Meeting del Villaggio Salinello di Tortoreto. La seconda tappa della rassegna, invece, si svolgerà il prossimo 16 marzo all’interno del suggestivo teatro Comunale di Atri. Gran finale il 23 marzo nel Capoluogo, con l’esibizione che si terrà all’interno della Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo.
“L’associazione “Castellarte”, che svolge attività̀ culturale dal 1988, continua la sua opera di sensibilizzazione rivolta ai più giovani indirizzandoli verso l’arte e la buona musica – afferma il Presidente Paolo Iacone - In quest’anno scolastico abbiamo deciso di produrre un’opera lirica in un atto unico di Giacomo Puccini in forma di farsa. Agli studenti verrà messo a disposizione il libretto con i testi per fruire meglio lo spettacolo, prima della rappresentazione ci sarà una breve introduzione dei personaggi e delle voci per scoprire l’affascinante mondo della lirica. Un caloroso ringraziamento va ai dirigenti e ai docenti che hanno aderito alla nostra iniziativa e consentito agli studenti di partecipare numerosi”.
TRAMA DELL’OPERA. Gianni Schicchi, famoso in tutta Firenze per il suo spirito acuto e perspicace, viene chiamato in gran fretta dai parenti di Buoso Donati, un ricco mercante appena spirato, perché́ escogiti un mezzo ingegnoso per salvarli da un'incresciosa situazione: il loro congiunto ha infatti lasciato in eredità i propri beni al vicino convento di frati, senza disporre nulla in favore dei suoi parenti. Inizialmente Schicchi rifiuta di aiutarli a causa dell'atteggiamento sprezzante che la famiglia Donati, dell'aristocrazia fiorentina, mostra verso di lui, uomo della «gente nova». Ma le preghiere della figlia Lauretta (romanza «O mio babbino caro»), innamorata di Rinuccio, il giovane nipote di Buoso Donati, lo spingono a tornare sui suoi passi e a escogitare un piano, che si tramuterà̀ successivamente in beffa.
