Teramo - Dopo il terremoto societario di dieci giorni fa che aveva portato al fermo dei nuovi proprietari
del Teramo, Davide e Mario Ciaccia, e al sequestro del 60% delle quote sociali del Teramo Calcio, per un'inchiesta della Procura di Roma, Davide Ciaccia, poi tornato in libertà come il
fratello, questo pomeriggio è tornato a parlare per la prima volta al microfono di TvSei a Pontedera prima della gara con i toscani vinta per 3 a 0.
"Tutta la Società aveva tranquillizzato la squadra. Sappiamo come stanno le cose e quella che è la nostra onestà e integrità morale. Non voglio fare polemica, ma in un Paese che si professa democratico queste cose non dovrebbero accadere. A livello umano sono stati giorni difficili".
Sul futuro calcistico dei dirigenti romani in Abruzzo Davide Ciaccia ha aggiunto: "Siamo a Teramo perché stra convinti di fare calcio. Oggi porto dentro un peso grandissimo, ma ho rispetto per questa piazza che ci ha accolto e dunque era doveroso oggi
dare questo messaggio all'ambiente".