Teramo - Questa notte i carabinieri sono intervenuti in una palazzina di via Longo, a Teramo, dove era stata segnalata le presenza di due cadaveri. Si tratta di un giovane extracomunitario di 26 anni e di una donna teramana di 44. Le cause del decesso sono da attribuirsi all’inalazione di monossido di carbonio sprigionatosi da un braciere presente nell’appartamento abbandonato, nelle immediate adiacenze dei corpi. La donna era seguita dai servizi sociali ma aveva scelto di dedicarsi al compagno, deceduto con lei, con cui da agosto scorso aveva intrapreso una relazione.
Sono morti in due, asfissiati dal monossido di carbonio esalato da un braciere di fortuna, che avevano acceso per difendersi dal freddo dentro un'abitazione di una delle palazzine disabitate. Si tratta della
teramana Alessia Sardella, di 44 anni, e di Emblie, un gambiano di 26 anni.
A scoprire i due cadaveri, due pachistani, anche loro inquilini abusivi della palazzina,
all'interno della quale sono entrati dopo aver divelto le paratie installate dal Comune e all'interno della quale, raccontano i vicini che popolano gli altri tre edifici gemelli ancora abitati, accendono spesso falò o fornelli alimentati da bombole del gas con pericolosi allacci improvvisati.