Teramo - Sono state illustrate oggi pomeriggio, in una sala gremita, le potenzialità del nuovo ospedale di Teramo che dovrebbe nascere a Piano d’Accio, come ribadito dall'assessore regionale alla Salute Nicoletta Verì. Il nuovo ospedale sorgerà su un'area da 18 ettari a est della rotonda situata nella zona dello stadio Bonolis e garantirebbe 500 posti letto; 1.540 posti auto. Il sindaco Gianguido D’Alberto ha annunciato che nelle prossime settimane convocherà un consiglio comunale aperto sull’ argomento.
Tuttavia, come da previsione, le polemiche non sono mancate nell'incontro pubblico nella sede della Camera di Commercio del Gran Sasso. "No all'ospedale a Piano d'Accio, no al Project Financing, fuori i privati dalla Sanità pubblica. I manifestanti si fanno forti di 10mila firme raccolte dai comitati cittadini contro la delocalizzazione dell'ospedale. "Siamo d'accordo con la costruzione di un nuovo ospedale a Teramo, ma nell'area dove sorge l'attuale. Diciamo no all'idea di spostare l'ospedale per una serie di motivi: la raggiungibilità del sito dal centro storico, per il consumo del suolo che la delocalizzazione comporterebbe e perchè la mancanza di risorse comporterebbe il ricorso a risorse private che trasformerebbero la sanità pubblica in un centro di interessi economici, lontani dalla missione sanitaria di curare i cittadini. La sanità è di tutti, non si possono fare profitti sulla pelle dei cittadini”. All'incontro erano presenti il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, l'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri, il direttore del Dipartimento Salute della Regione, Claudio D'Amario, e Antonella Ballone, presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia. D'Alberto alla convocazione dell'incontro aveva mandato una lettera aperta: "Le decisioni che saranno prese ridisegneranno il volto della sanità teramana per i prossimi 50 anni. La Regione chiarisca una volta per tutte la sua visione della sanità e si confronti con la collettività. Bisogna coniugare l'aspetto sanitario con quello urbanistico e chiarire gli aspetti economici. Ci è noto che la disponibilità dei fondi è di 120 milioni di euro, ma che non saranno sufficienti per il nuovo ospedale. La regione chiarisca questo aspetto", conclude la nota di D’Alberto. Nell’incontro sono state chiarite le motivazioni, per le quali da anni la Asl cerca di spiegare, per cui sarebbe necessaria una nuova struttura.