Teramo - Dopo la richiesta di verifica della segnaletica in via De Gasperi e in via Po presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Corona alla Polizia locale, arriva l’esposto di Marcello Olivieri presidente di Teramo Vivi Città: i vigili pertanto sta procedendo alle verifiche sulla sicurezza del cantiere e sul rispetto delle norme. Sebbene da Comune di Teramo si ribadisce che tutto è in regola e che quello che si sta facendo rientra nel dettato europeo della mobilità sostenibile, l’opera in atto sulle due strade principali della città di Teramo non piacce alla stragrande maggioranza dei cittadini. Bene incentivare l’uso della bicicletta, ma restringere, e di molto le carreggiate è probabilmente una scelta sbagliata. Si teme, inoltre, che quei cordoli possano essere causa di numerosi incidenti stradali. Invisibili, almeno per adesso (a meno che si decida di colorarli in rosso prossimamente) rischiano, soprattutto in prossimità delle immissioni in strada (vedi quando dalla Teramo Mare ci si inserisce in via Po), di creare serie problematiche agli automobilisti, in particolare quelli di fuori città e che ignorano la presenza di questi divisori piuttosto bislacchi.
Fatto sta, che sulla scia delle polemiche innescate dai cittadini, l'associazione Teramo Vivi Città ha inviato un esposto al vice sindaco Stefania Di Padova e alla Polizia locale , proprio relativamente alla nuova pista ciclabile che si sta realizzando a Teramo. Oggetto delle contestazioni è l'area di cantiere fra via De Gasperi e via Po ritenuta non sicura. L'associazione fa sapere inoltre che nei prossimi giorni verrà presentata anche una denuncia alla Procura della Repubblica. «Sulla regolarità della ciclabile vogliamo il parere di persone autorevoli e competenti. Abbiamo perso fiducia in questa amministrazione, soprattutto in chi pensa più ai selfie che al bene comune», dichiara Marcello Olivieri, presidente dell’associazione.
«Dopo l'esposto presentato da Teramo Vivi Città nel cantiere nell'area cantiere sono comparsi i delineatori flessibili di corsia, oltre alla striscia adesiva gialla per segnaletica orizzontale. Queste misure di sicurezza stradale per cantieri temporanei, previste dalla legge, dovevano essere attuate all'apertura del cantiere e non quasi alla fine dei lavori e dopo un esposto», precisa Olivieri.