Teramo - Nel corso di attività ispettiva in materia giuslavorista, svolta nell’ambito della provincia, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo, in collaborazione con i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Teramo, hanno proceduto al controllo di alcune attività imprenditoriali riscontrando gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre ad accertare la presenza di lavoratori “in nero”, senza un regolare contratto di lavoro.
L’attività condotta dal NIL, reparto di specialità dei Carabinieri, nell’ambito della provincia di Teramo, ha interessato il settore degli autolavaggi dove sono state controllate tre società operanti in Silvi, Giulianova e Isola del Gran Sasso d’Italia, dove i rispettivi datori di lavoro sono stati segnalati all’A.G. per non aver nominato le varie figure della sicurezza nei luoghi di lavoro, non aver sottoposti i lavoratori alle visite mediche di idoneità per la mansione e per non aver formato i lavoratori circa i rischi a cui possono essere sottoposti durante l’attività lavorativa. Le ditte oggetto di ispezione sono state gravata del provvedimento amministrativo di sospensione dell’attività imprenditoriale per la presenza di lavoratori non in regola con le norme del collocamento e quindi impiegati in “nero”. Inoltre, uno dei lavoratori irregolari è risultato privo di documentazione valida per la permanenza nel territorio nazionale per cui il datore di lavoro è stato segnalato all’A.G. anche per l’impiego di lavoratore extracomunitario sprovvisto del permesso di soggiorno. Complessivamente sono state sono state elevate sanzioni amministrative pari a 21.520,00 euro ed ammende per 30.342,00 euro.
Il secondo settore oggetto del controllo ha riguardato le ditte che operano all’interno di alcuni Istituti delle scuole Medie Superiori della provincia di Teramo e che forniscono agli alunni servizio di bar e gastronomia. L’attività ispettiva, svolta nei confronti degli esercizi pubblici presenti in due strutture scolastiche nel Comune di Teramo, ha permesso di accertare che in uno di questi l’unica dipendente era in nero e la stessa era impiegata irregolarmente da alcuni mesi. Alla società in argomento è stato notificato un provvedimento di sospensione amministrativa dell’attività imprenditoriale riferita all’unità locale oggetto di ispezione e contestate sanzioni amministrative per un importo di euro 16.700,00 ed ammende per un importo di euro 2.825,00.