Pietracamela - Dopo appena tre giorni sono stati tolti i sigilli alla cabinovia della Madonnina, ai Prati di Tivo. Si tratta dell’ennesimo ribaltone giudiziario che coinvolge gli impianti di risalita questa volta bloccati dalla procura per un’inchiesta sulle manutenzioni dello scorso anno e da cui è scattata l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti e falso ideologico e l’iscrizione sul registro degli indagati di 5 persone tra le quali il gestore, l’imprenditore Marco Finori. la Guardia di Finanza aveva apposto i sigilli sabato scorso dopo 12 ore dalla riapertura delle cabinovia.
Il legale del gestore Finori ha presentato immediatamente istanza al pm per chiedere il dissequestro allegando le autorizzazioni necessarie arrivate il giorno prima della riapertura e quindi non agli atti del fascicolo della procura.
Con la documentazione aggiornata, il sostituto procuratore Davide Rosati ha accolto l’istanza firmando il provvedimento di dissequestro. Adesso la cabinovia può ripartire.
Christian Tullii