Teramo - Torna, dopo un’interruzione durata quattro anni, Alternativa Cinema, storica rassegna d’essai dello Smeraldo Cinema di Teramo. L’appuntamento con la 32a edizione della rassegna, tra le più longeve in Abruzzo, è ogni giovedì nel cinema di via Maestri del Lavoro, con doppia proiezione, alle 18 e alle 21. Biglietto 6 euro.
Apertura giovedì 10 ottobre col film animato “Invelle” di Simone Massi, maestro dell’animazione “adulta” europea. Seguirà il 17 ottobre “Vermiglio” di Maura Delpero, Gran premio della giuria all’81a Mostra di Venezia. Dopo questi due film italiani presentati al Lido, Alternativa Cinema proporrà “L’innocenza” del giapponese Kore-eda Hirokazu, premio migliore sceneggiatura al 71° Festival di Cannes. La programmazione di ottobre si chiuderà giovedì 31 con “Madame Cliquot” di Thomas Napper, premiato dal pubblico alla Festa del Cinema di Roma.
Alternativa Cinema proseguirà fino a giugno, proponendo ogni settimana titoli scelti con cura tra i film provenienti dai maggiori festival internazionali, con uno sguardo attento alle opere prime, ai giovani autori, soprattutto italiani, alle cineaste, ai nuovi film dei maestri, al cinema restaurato, ai film in lingua originale, senza trascurare la produzione documentaristica e quella animata.
Dopo lo stop alla rassegna imposto dal Covid a inizio marzo 2020 con la chiusura dei cinema, i titolari dello Smeraldo, Cinzia e Giuliano Spinozzi, hanno voluto riprendere la programmazione d’essai dimostrando attenzione al pubblico più esigente dei cinefili e ne hanno riaffidato la cura alla giornalista culturale Anna Fusaro, che si era occupata della rassegna fin dalla stagione 2007- 08. Prezioso come sempre l’apporto del direttore dello Smeraldo, Daniele De Santis.
Primo titolo in scaletta il 10 ottobre è “Invelle” (82’) dell’autore marchigiano Simone Massi, cantore della civiltà rurale, pluripremiato autore di cortometraggi animati (tra i riconoscimenti un David di Donatello), qui al primo lungometraggio dopo una produzione trentennale nel film breve acclamata a livello internazionale. “Invelle” (in dialetto marchigiano significa “in nessun posto”), racconta attraverso lo sguardo di tre bambini contadini - Zelinda, Assunta, Icaro - altrettanti momenti tragici del Novecento italiano: 1918 e 1943 le due guerre mondiali, 1978 gli anni di piombo. Resistere e ricordare i capisaldi dell’opera di Massi, accompagnata dalle voci di Marco Baliani, Ascanio Celestini, Mimmo Cuticchio, Luigi Lo Cascio, Neri Marcorè, Giovanna Marini, Achille Massi, Gemma Massi, Toni Servillo, Filippo Timi. Autentica opera d’arte, “Invelle” è stato tutto disegnato a mano da Massi, autore di ognuna della 40mila tavole che animano il film.
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Nel mondo contadino è ambientato anche “Vermiglio” (119’), in scaletta il 17 ottobre, opera seconda della regista bolzanina Maura Delpero, film che l’Italia ha candidato agli Oscar. Tra storia privata e collettiva, la vicenda di una numerosa famiglia patriarcale nell’inverno ‘44 -45 nel paesino montano Vermiglio: il ritorno dalla guerra di un nipote ferito, insieme al compagno di prigionia che lo ha salvato e ora è disertore, rompe l’equilibrio della piccola comunità, che perde la propria pace proprio nel momento in cui finisce la guerra. Nel cast l’attrice pescarese Sara Serraiocco nel ruolo di una giovane ribelle.
Giovedì 24 ottobre “L’innocenza” del maestro Kore-eda Hirokazu (127’), musicato dal grande compositore recentemente scomparso Ryuchi Sakamoto, al quale il film è dedicato. La vedova Saori pensa che i comportamenti strani del figlio Minato siano causati dalla severità di un insegnante, in istituto invece pensano che il ragazzino sia un bullo; il gioioso bambino Yori è perseguitato a scuola perché effeminato; l’amicizia segreta dei due giovanissimi al di sopra di reticenze, misteri, silenzi. Una storia e quattro diversi punti di vista.
La storia del prestigioso champagne Veuve Cliquot Ponsardin e di una forte e creativa figura femminile, che a inizio Ottocento si impone in un mondo maschile, nel film del 31 ottobre “Madame Cliquot” (90’) di Thomas Napper. Ereditati i vigneti dal marito suicida, Barbe-Nicole Ponsardin (Haley Bennett) non svende rossi e champagne al rivale Moët ma rilancia la produzione, sperimenta, sfida Napoleone e crea champagne divini inventando una gestione innovativa e di successo.