Con maggiore attenzione da parte dei club – ha dichiarato il presidente federale Gabriele Gravina- si sarebbero potute affrontare positivamente queste due criticità". Frasi che tagliano l'aria e che dipingono assai bene il quadro societario in cui si trova il Teramo al di la che la società abbia intenzione di inoltrare "il ricorso avanti il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI”. Le lapidarie frasi pronunciate da Gravina fanno più rumore dello schiaffo subito per quel brutto pasticcio di Savona. E quel ceffone brucia ancora. Con tre frasi è stato, al momento, cancellato il calcio che conta a Teramo.Al momento perché illudersi non costa nulla. "Il più solido piacere di questa vita è il piacere vano delle illusioni. Giacomo Leopardi". Ma la situazione è davvero assai complicata da qualunque angolazione la si voglia inquadrare. Così in un ventoso pomeriggio di luglio si è consumato un altro delitto calcistico. Qualche anno fa Savona, oggi la storia si ripete e quella di oggi fa ancora più male perché se lassù l'accusa fu quella di aver combinato qualche cosa, stavolta sarebbe bastata l'attenzione. Rileggete le frasi del presidente Gravina:"Con maggiore attenzione da parte dei club si sarebbero potute affrontare positivamente queste due criticità" . Attenzione a non commettere il fallo in area, attenzione sui calci piazzati, attenzione al bomber avversario, attenzione alle rimesse laterali. "Gli sciocchi agiscono distrattamente. Il saggio invece custodisce l’attenzione come il suo tesoro più prezioso.Buddha". Ed ora? E' una storia che avrà il suo strascico, è una storia che vede, fra l'altro, uno stadio desolatamente vuoto e tale resterà, uno stadio che continua a vederne tante che nessuna mente umana le avrebbe immaginate. Se non fosse una storia di calcio, verrebbe da dire che è una storia pazzesca, una storia che è finita come tutti avevano immaginato. Con tante maschere senza volto, con tanti personaggi dai contorni non bene delineati, con tanti attori di avanspettacolo al debutto sul palcoscenico. Resta l'amaro in bocca. Che non fa altro che aumentare la recriminazione. Di una catastrofe sportiva. E la tranquillità che è mancata. Vallo a spiegare poi al vicino di ombrellone.
Il cronista matusa