Teramo - Ha incantato il pubblico presente ieri presso la Biblioteca Provinciale Melchiorre Delfico, la voce poetica di Gabriella Cinti, italianista, grecista, poeta, scrittrice, saggista, vincitrice di notevoli premi nazionali ed internazionali. Da subito la donna racconta al pubblico presente del suo avvicinamento alla poesia, di una prima stagione poetica della sua vita, poi di una pausa dedicata tutta a studi filosofici, letterari, storici, linguistici, per poi rivivere una seconda stagione nella quale si è sentita come presa per mano da questo genere letterario. Da quel momento lì, Gabriella Cinti non ha mai smesso di scrivere poesie. Ieri, nel silenzio prezioso di un pubblico nutrito ed insieme complice di tanta ricchezza letteraria ha presentato accanto alla relatrice prof.ssa Francesca Mincione, la sua ultima opera dal titolo "Prima". " 'Prima' è l'origine, è la dimensione di un prima totale, universale, biologico, cosmologico, un mio prima personale, genitoriale. È la mia interrogazione sull'origine del tutto". Queste sono le parole con le quali la scrittrice ha descritto la sua opera. Ed è forse proprio in questa sostanza che si manifesta l'originalità della parola poetica che trascende quasi la dimensione umana per sfiorare quella divina. Diversi i brani interpretati magistralmente dalla scrittrice in un silenzio che ha incorniciato ancora di più quel potere evocativo della parola poetica. Preziosa anche la riflessione condivisa con i presenti, sul bisogno urgente che l'uomo moderno ha di recuperare la delicatezza, l'eleganza, la profondità, la saggezza, l'utilità della comunicazione poetica anche come mezzo consolatorio, verso una realtà che quotidianamente ci rende testimoni di fatti sempre più cruenti, atroci, disumani.
Ed infine è la stessa relatrice, prof.ssa Francesca Mincione che invita la scrittrice Gabriella Cinti ad arrivare con la sua vocazione letteraria, fino alle scuola, luogo bisognoso di crescita interiore, luogo in cui tutte le anime che lo abitano necessitano di un maggior ascolto dei propri desideri, dei propri bisogni e perché no, del sogno di creare un vocabolario fatto di pensieri forse incomunicabili in altri modi.
Un grazie alla letterata Gabriella Cinti, al Responsabile della Biblioteca Dimitri Bosi, alla Relatrice prof.ssa Francesca Mincione e alla dott.ssa Anna Gianfelici per il contributo organizzativo dell'evento stesso.
Un messaggio è arrivato forte e chiaro da questa preziosa letterata: "in fondo a tutto si ritrova un inesauribile Amore come motore del mondo, come slancio di conoscenza espansa, sentimento inseguito ovunque, Daimon e orizzonte del vissuto e del vivibile".
Cristina Mincione