Pescara - Un protocollo d’intesa tra Regione, Università degli Studi di Teramo e Comune di Lanciano per l’attivazione del corso di laurea in Diritto dell’Ambiente ed Energia è stato siglato, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione, al termine della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i contenuti del nuovo corso di studi.
A sottoscrivere l’accordo sono stati l’assessore all’Energia, Nicola Campitelli, l’assessore alla Formazione ed all’Istruzione, Pietro Quaresimale, il Rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, ed il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini.
Il corso di laurea, di durata triennale in diritto dell’ambiente ed energia verrà istituito a partire dall’anno accademico 2023-2024 e si terrà nel polo universitario frentano.
A tal proposito, la Regione Abruzzo sostiene l’attivazione del corso per due cicli di tre anni ciascuno, con un contributo economico complessivo di 1,5 mln di euro che per il primo ciclo di studi è pari a 900mila euro. Tali risorse finanziarie sono state determinate e assicurate a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio regionale del Bilancio di previsione 2023-2025 e Legge di Stabilità regionale, e saranno trasferite all’Università degli studi di Teramo sotto forma di contributo annuo.
“Si tratta di un corso di laurea innovativo, che si occupa di temi da cui dipenderà il nostro futuro e quello dei nostri figli – ha esordito l’assessore Campitelli – l’obiettivo è quello di sviluppare e garantire un equilibrato sviluppo sostenibile del nostro territorio. L’iniziativa – ha aggiunto – rientra, infatti, nell’ottica della transizione ecologica e degli obiettivi strategici che la Regione è chiamata a raggiungere entro il 2030 come, ad esempio, la riduzione del 55% di anidride carbonica rispetto al dato del 1990. In sostanza, questa sfida deve rappresentare un’opportunità non solo per i cittadini abruzzesi e non ma anche per l’intero tessuto produttivo territoriale poiché la transizione ecologica deve essere accompagnata anche dalla transizione burocratica, da quella tecnologica e dalla transizione culturale”.
L’assessore all’Istruzione ed alla Formazione Pietro Quaresimale, dal canto suo, nel ribadire che “il risultato è frutto di un eccellente lavoro di squadra”, ha ricordato come “già in occasione di una sua partecipazione a Rimini alla fiera Ecomondo ebbe modo di auspicare l’istituzione di un corso di laurea che formasse professionisti in ambito di diritto ambientale, figure ad alta specializzazione in grado di fronteggiare le sfide legate alla transizione ecologica ed alla crisi energetica acuite dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Ora è stata finalmente ampliata l’offerta formativa in ambito regionale – ha sottolineato – ed a tal proposito è importante anche il coinvolgimento dei nostri centri per l’impiego per facilitare, in raccordo con gli Istituti Tecnici Superiori, l’individuazione di figure ad alta specializzazione in questo ambito. L’attenzione della Regione per la formazione – ha aggiunto Quaresimale – è testimoniata anche dalla recente approvazione del nuovo fondo sociale Plus 21-27 rivolto alla formazione, all’alta formazione, ai master e ai tirocini nelle aziende ai fini dell’inserimento nel mondo del lavoro”.
Tale corso di laurea in Diritto dell’Ambiente e dell’Energia, al momento, rappresenta l’unica offerta formativa di taglio giuridico di livello nazionale che si propone di creare figure professionali con conoscenze approfondite in materia ambientale, in grado di rispondere alle nuove esigenze lavorative richieste dal settore privato e pubblico.