Catanzaro - Una serie di soggetti “autoproclamati cittadini e governanti di un sedicente 'Stato Teocratico Antartico di San Giorgio'". E che, "in tale veste, stanno tutt'ora effettuando una massiva campagna di proselitismo nei confronti di un numero notevole di persone che hanno aderito a tale progetto, pagando un corrispettivo in misura variabile per l'acquisto della cittadinanza e di alcuni documenti connessi allo status di cittadino sangiorgese” (200mila euro). E' quanto scrive il gip del Tribunale di Catanzaro, Matteo Ferrante, nell'ordinanza cautelare del procedimento "L'isola che non c'e'" che ha portato agli arresti domiciliari 12 indagati. Ci sono anche un ex generale della Guardia di finanza Mario Farnesi, di 72 anni, e un ex maresciallo dei carabinieri Emanuele Frasca (56) entrambi in pensione, tra le persone finite ai domiciliari nell’ambito dell'operazione "L'isola che non c'è" che ha svelato la truffa dello Stato Teocratico Antartico di S.Giorgio. Le altre persone ai domiciliari sono Damiano Bonventre (71); Liliya Koshuba (66);Paola Dalle Luche; Giuliano Sartoron (50); Federico Lombardi (65); Enrico Gambini (56); Lorella Cofone (59); Nicola Pistoia (64); Roberto Santi (69); Fabrizio Barberio (50). Per Carmina Talarico (60) disposto l'obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Altre 30 persone risultano indagate senza provvedimento. Nell'ambito di questa operazione fu coinvolto a Teramo, dalla Digos di Catanzaro, il medico no vax, Roberto Petrella, divenuto famoso assieme ad altri suoi colleghi per avere tentato di creare un albo dei medici di Sangiorgio reclutando medici radiati o sospesi dall'albo. Petrella si dichiarava cittadino dello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio.
A seguito degli approfondimenti è emersa l'esistenza di un'associazione a delinquere operante su tutto il territorio nazionale ed avente i principali nuclei territoriali a Catanzaro, Alcamo e Teramo, finalizzata alla commissione di un numero indeterminato di truffe basate sul raggiro in merito all'esistenza
dello "Stato Teocratico Antartico di San Giorgio" come soggetto dotato di un'autonoma sovranità e di connessi privilegi, in forza del Trattato Antartico del 1959.
"Per quanto possa sembrare paradossale e a tratti grottesco - si legge ancora nell'ordinanza - gli odierni indagati o, almeno, la maggior parte di essi sono davvero convinti di aver dato vita, o quantomeno di star tentando di avviare effettivamente uno Stato autonomo, ragion per la quale il semplice proselitismo, quand'anche accompagnato da attivita' di raccolta del denaro, non potrebbe ritenersi dolosamente preordinato alla truffa. Tuttavia, per come incontrovertibilmente emerso dall'attivita' di indagine, le condotte degli indagati, o quantomeno da alcuni di essi, hanno ben trasmodato il semplice tentativo di realizzare una micronazione di natura eccentrica, geograficamente minima, e politicamente effimera.
Ed, infatti, pur nell’assoluta consapevolezza della totale non veridicita' delle loro affermazioni, essi hanno falsamente prospettato, in cambio l'acquisto della cittadinanza da parte dei soggetti interessati, la possibilita' di poter conseguire diversi benefici in realta’ in alcun modo ottenibili, tra cui: una tassazione agevolata con imposta al 5% con contestuale esonero dall'imposizione in Italia; la possibile esenzione dall'Iva per gli acquisti effettuati dalle imprese aderenti; iscrizione al Pra di diversi autoveicoli a carico dello Stato di San Giorgio, per evitare azioni esecutive; la possibilita' di creare criptovaluta utilizzando lo Stato di San Giorgio; la possibilita' di ottenere titoli di studio e abilitazioni per poter esercitare determinate professioni in Italia”. Ed "e' evidente che nessuno dei benefici economici o giuridici promessi agli ignari aderenti poteva davvero essere conseguito attraverso l'adesione allo pseudo - Stato sangiorgese".