Valle Castellana - Valle Castellana punta ad avere il suo marchio di qualità comunale o marchio De.Co. per promuovere, sempre meglio, le sue eccellenze, i prodotti tipici e tradizionali, e in generale tutte le sue ricchezze. “Da fine febbraio abbiamo iniziato una serie di incontri conoscitivi ed esplorativi sul territorio che ci porteranno, ci auguriamo a breve, a presentare ufficialmente il marchio di qualità comunale del Comune di Valle Castellana” spiega il Sindaco Camillo D’Angelo.
Questo progetto si innesta nella più ampia campagna di promozione turistica messa in campo dall’Amministrazione con l’obiettivo di far conosce il comprensorio dei Monti della Laga e le ricchezze di Valle Castellana e delle sue frazioni. “Il nostro territorio ha tantissimo da offrire ai visitatori – spiega Camillo D’Angelo – abbiamo percorsi naturalistici e ambientali unici nel loro genere, tanto che il portale turistico “SiViaggia” ci ha inserito tra i 10 borghi italiani più belli da girare a piedi senza auto; siti archeologici e reperti storici di pregio, come ad esempio Castel Manfrino; percorsi sportivi di livello, tanto da aver ospitato lo scorso mese di settembre il Campionato Regionale di Mountain Bike CSI Abruzzo e Marche; ma soprattutto abbiamo i nostri prodotti tipici, il nostro “oro” come appunto la castagna e la patata, che sono una delle basi della cucina della Laga appunto”.
“Puntiamo a trasformare il comprensorio di Valle Castellana in una meta turistica di richiamo per gli appassionati della natura e, anche grazie alla creazione di un nostro marchio De.Co. vogliamo valorizzare i prodotti e le tradizioni enogastronomiche che il territorio ha da offrire” conclude il primo cittadino. “Al momento la risposta della cittadinanza è molto positiva e speriamo, a breve, di portare a compimento l’iter necessario e poter così presentare il nostro marchio di qualità comunale e dare una risposta importante alle attività economiche e imprenditoriali che operano a Valle Castellana e che tanto hanno investito, in termini di risorse economiche e umane, nel proprio lavoro”.