Teramo - "Con incolpevole ritardo, dovuto a giorni di riflessione della lista ed incontri con il Sindaco, le migliori parole che possono sintetizzare il nostro pensiero in merito alle scelte fatte per la definizione della nuova amministrazione comunale, sono proprio queste: figli e figliastri". Così il leader di Innovateramo che prosegue: "A memoria non è mai successo, ovunque, che si venisse estromessi da una compagine politica per un solo voto di differenza, in questo caso con il M5S che ad oggi ha un consigliere ed addirittura un assessore. Un solo voto su oltre 31mila: praticamente il nulla. Quella svolta non era una competizione elettorale tra le sette liste del centrosinistra, ma tra i tre candidati sindaci, dove Gianguido è risultato vincente anche con l’apporto di INNOVATERAMO. Nonostante questo, immaginavo un se pur minimo coinvolgimento in altri modi. Invece, qualche giorno fa, si è svolta una riunione di maggioranza dove si è discusso di temi importanti, senza riscontrare la necessità, anche qui, di un nostro coinvolgimento. Ci pensavamo parte della comunità del centrosinistra, ci ritroviamo invece come i cugini scomodi, buttati fuori senza un perché se non quello del mero computo aritmetico ed utilitaristico di un consigliere comunale, mai ritenuto necessario nella precedente consiliatura. Ne prendiamo atto. La lista INNOVATERAMO si trasformerà in associazione e si concentrerà da oggi sui tanti temi portati avanti in campagna elettorale, come l’innovazione, la partecipazione, la sostenibilità, l’accessibilità, la mobilità e la riqualificazione urbana, cercando di essere da stimolo all'esecutivo affinché nei prossimi 5 anni amministri con coraggio, competenza e visione".