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VIDEO - Le sigle sindacali Sappe, Osapp, Uspp e CGIL hanno tenuto questa mattina un sit in davanti al carcere di Castrogno. Denunciano “le defezioni di una gestione direttiva e penitenziaria inaccettabile”

Attualità  | 09 April 2024

Teramo - Le sigle sindacali Sappe, Osapp, Uspp e CGIL hanno tenuto questa mattina un sit in davanti al carcere di Castrogno per denunciare, spiegano “le defezioni di una gestione direttiva e penitenziaria inaccettabile”. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo più volte denunciato la deriva e le defezioni di una gestione direttiva e penitenziaria inaccettabile, la quale ha condotto ad una recrudescenza di problematiche, sia dal punto di vista lavorativo, nonché sociale e morale. Che di fatto colpiscono e interessano chiunque eserciti delle mansioni o ricopra un pubblico ufficio nel difficile contesto restrittivo del carcere teramano. Tuttavia duole prendere atto che, allo stato attuale, ogni confronto (dentro e fuori dalle relazioni sindacali) non ha prodotto miglioramenti dal punto di vista organizzativo, lavorativo e, non meno importante, sul piano dell’ordine e della sicurezza interna dell’Istituto. Ma bensì, la situazione si è ancor più esacerbata, e si è giunti ad operare in una condizione lavorativa precaria, rischiosa e lesiva della dignità del personale. In primis non possiamo non elencarle il dato che più preoccupa il personale che ci fregiamo di rappresentare: il notevole abbassamento dei livelli minimi di sicurezza. La presenza di più di 400 detenuti, in sovrannumero del 150%, ha condotto ad un esponenziale aumento degli eventi critici e ad una crescente difficoltà di governo del fenomeno, dovuto anche a delle scelte assolutamente non condivisibili della Direzione quali quella di ridurre ed accorpare posti di servizio nevralgici (a titolo d’esempio basti pensare che è divenuta prassi consolidata unificare il posto di addetto al Reparto infermeria con quello di addetto al Reparto isolamento e Sorveglianza a vista), o quella di imporre un drastico e frettoloso piano di recupero ferie che, se sul piano logico aveva la giusta funzione di evitare un danno erariale allo Stato, sul piano fattuale ed in queste modalità ha sguarnito ancora di più l’Istituto di personale, costringendo al contempo quello presente a sopperire alle lacune createsi da codesta scelta gestionale. In secondo luogo le Sigle Sindacali non si trovano in alcun modo d’accordo con la gestione sciagurata dell’Ufficio Servizi nella pianificazione e organizzazione dei servizi giornalieri. Senza far mai evidente alla Direzione della svolta peggiorativa relativa alle condizioni di lavoro causata dall’imposizione di ferie forzate e dall’aumento del carico di lavoro per il personale presente, l’Ufficio Servizi ha fatto ricorso eccessivo alle ore di straordinario del personale, specie quello a turno, lavorando ogni giorno in via emergenziale per ovviare ai problemi da esso stesso creati.In ultimo luogo, la carenza cronica del 35% dell’organico di Polizia Penitenziaria che affligge il penitenziario di Teramo è un dato allarmante se letto in considerazione dei seguenti fattori: parte del personale è stato messo in congedo di pre-pensionamento; altra parte, pur essendo formalmente considerato in pianta organica, è attualmente assegnato al G.O.M. e non può essere utilizzato; come già accennato in precedenza, questa Direzione ha provveduto infine a porre in ferie (si ribadisce, in maniera massiccia e frettolosa, e senza tener conto delle esigenze di sicurezza e di gestione dell’Istituto e senza un minimo di accordo sindacale che stabilisse le regole minime di gestione di tale fenomeno) tutto il personale che nel corso degli anni ha accumulato giorni di congedo ordinario, pena la perenzione degli stessi qualora non fruiti. Pertanto si conferma che alla fine della lettura della presente questo gruppo sindacale attuerà il sit-in comunicato con nota congiunta del giorno 3 aprile c.a. e, si comunica le proposte sindacali in ordine ai punti della convocazione. Piano ferie estate 2024: in relazione alla proposta formulata lo scrivente apparato sindacale ritiene che il quantitativo di giorni proposti per ogni turno sia insufficiente oltreché fuori normativa, infatti si nota chiaramente che i periodi sono solo di 16 o 18 giorni, senza tener conto per esempio il comma 8 del DPR 395/90, che al personale con oltre 25° anni di servizio prevede 21 giorni di ferie.... Pertanto si chiede una riformulazione che pur nel rispetto dei livelli di sicurezza, incrementi il numero minimo di giorni da fruire, almeno gg.20 per turno, aumentando a giorni 21 per coloro che vanno nel primo e ultimo turno.

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