Teramo - In vista di un eventuale sgombero dagli attuali locali della mensa Multa Paucis, i gestori attaccano il Comune di Teramo: non siamo stati invitati al tavolo che deve trovare una soluzione per i tanti teramani che hanno bisogno di un pasto caldo ogni giorno. A causa della riqualificazione del santuario della Madonna delle Grazie, infatti, la mensa rischia di dover traslocare. Tante le interlocuzioni anche con l'Amministrazione comunale di Teramo ma ad oggi qual è la situazione? la racconta Cesare Taraschi, membro del direttivo “Multa Paicis”: “La situazione è che ancora non sappiamo che cosa faremo; sono state fatte tante chiacchiere però purtroppo di concreto ancora non c'è nulla. Aspettavamo una convocazione da parte della Prefettura al tavolo che hanno organizzato per risolvere tutti i disagi che crea la ristrutturazione al santuario però noi non siamo stati invitati. Sembra quasi che non esistano le problematiche per queste persone nonostante ogni giorno prepariamo dai 130 ai 140 pasti al giorno. Il nostro timore è che la mensa non potrà restare dov'è e che bisognerà trovare un'altra soluzione con disagi i disagi soprattutto per chi ha bisogno di un pasto caldo ogni giorno. Queste persone - continua Taraschi - non hanno dei mezzi a disposizione, vengono a piedi e quindi deve essere comunque un posto dislocato centralmente. Dobbiamo anche tener conto dei disagi di venire a chiedere un pasto perché sono persone di Teramo che vengono qui e che si sono ritrovate in difficoltà, magari senza neanche saperlo ed essendo quello un posto centrale ma appartato evitiamo a queste persone anche di mettersi in mostra nel momento in cui avvengono a prendere un pasto. Questo è fondamentale. Poi dobbiamo tenere conto anche che qui vengono famiglie, bambini. L’altro giorno è venuta una bambina a cui abbiamo offerto una caramella ma la bambina ci ha detto ‘non voglio la caramella io ho fame’. E’ una cosa devastante”. Si pensa anche un container dove sistemare tutto l'occorrente per preparare i pasti ma, commenta Tarschi " è una delle tante proposte che sono risultate dal tavolo dove noi che siamo diretti interessati non siamo mai stati invitati. Si fanno tante proposte, si parla di sistemare una mensa in un'altra località ma noi da lì non dovremmo spostarci”.