Teramo - Prenderanno il via il prossimo il 14 ottobre, ed avranno una durata che va dai 45 a massimo 60 giorni, i lavori all'interno del traforo del Gran Sasso. È uno dei dati emersi questa mattina nel corso della riunione che si è svolta nella Prefettura dell'Aquila, e presieduta dal prefetto Giancarlo Di Vincenzo, a cui hanno preso parte i principali attori interessati. Nel corso dell'incontro è stata ribadita l'indifferibilità di interventi, attesi da oltre vent'anni, propedeutici alla valutazione geologica del terreno necessaria per lo svolgimento dei successivi e previsti lavori di messa in sicurezza del bacino idrico del Gran Sasso. Gli unici dato in possesso dei tecnici sono relativi all'epoca della realizzazione del traforo, risalente ormai agli anni sessanta del secolo scorso. Attraverso tre specifici macchinari dotati di trivella – con la possibilità che lavorino contemporaneamente, previa valutazione tecnica - verranno effettuati complessivamente 15 sondaggi (6 nella canna sinistra e in direzione L'Aquila e 9 nella canna destra in direzione Teramo). Altre 6 ispezioni del terreno saranno effettuate esternamente e non incideranno sulla viabilità autostradale. Per il periodo delle operazioni Strada dei parchi, come già accaduto da novembre 2005 a marzo 2006, istituirà un senso unico alternato su una sola corsia, regolato da impianti semaforici, nella galleria non interessata dai lavori per garantire sicurezza dei veicoli e salubrità dell'aria all'interno del tunnel. Il transito in ciascun senso di marcia avrà la durata di 5 minuti ogni 30 minuti di attesa e sarà assistito da personale e mezzi - sia all'inizio sia alla fine della coda - ma sarà garantita massima flessibilità per garantire il passaggio di mezzi di soccorso (118 e Vigili del fuoco) e delle Forze dell'Ordine.Il presidente dell’ANCI Abruzzo, Gianguido D’Alberto, non ha dubbi: è necessario un incontro istituzionale per trovare misure alternative in vista della chiusura per lavori, prevista in ottobre, del Traforo del Gran Sasso. Le alternative ci sono. Secondo D’Alberto, fermo restando la necessità di incontri istituzionale con le Prefetture di L’Aquila e Teramo, Strada dei Parchi e il Commissario per la messa in sicurezza dell’Acquifero del Gran Sasso Caputi, si potrebbero prevedere lavori notturni o altre misure alternative a quella del senso unico alternato.