Teramo - Avrebbe adescato e poi violentato una ragazza, neo maggiorenne, in spiaggia. Per questa ragione, nell’ambito di un’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Teramo e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti del presunto responsabile del reato di violenza sessuale. L’epilogo della vicenda arriva dopo una complessa e articolata attività di indagine svolta altresì mediante sofisticate analisi dei tabulati del traffico telematico storico generato dai devices in uso all’indagato, nonché mediante l’elaborazione dei dati contenuti nelle smartphone della vittima.L’attività investigativa ha avuto inizio nel marzo scorso, quando la ragazza, dopo essersi recata al Pronto Soccorso, ha denunciato al personale della Squadra Mobile della Questura di Teramo di aver subito, pochi giorni prima, una violenza sessuale in spiaggia, in una località dunque della costa teramana. Secondo l’accusa l’uomo, dopo aver conosciuto la vittima su una chat e averla convinta, mediante messaggi scambiati sul social Instagram, a dargli un appuntamento, si sarebbe incontrato con la stessa a metà marzo 2024. In tale occasione, si sarebbe appartato con lei in spiaggia e l’avrebbe costretta ad un rapporto sessuale. L’indagato è stato rintracciato dal personale della Squadra Mobile della Questura di Teramo presso l’abitazione di residenza dove è stato collocato in regime di arresti domiciliari. Contestualmente è stata effettuata, nei confronti dell’arrestato, perquisizione locale delegata dall’A.G. procedente, all’esito della quale sono stati sottoposti a sequestro i vari apparati informatici.